Diffondere la cultura della mobilità elettrica e renderla davvero appetibile per gli spostamenti urbani: è questa la sfida lanciata da Andrea Colombo, amministratore delegato e co-fondatore di Futurenergy.
L’azienda, nata con un focus su fotovoltaico e illuminotecnica a LED, oggi punta con decisione sulla mobilità elettrica leggera come nuovo pilastro della transizione sostenibile.
“Siamo focalizzati sul tema della mobilità elettrica e della sostenibilità urbana perché pensiamo che sia uno dei mercati più liberi e ricchi di opportunità dal punto di vista culturale”, spiega Colombo.
Un centro di eccellenza per formare una nuova cultura dell’e-mobility
Futurenergy è stata tra i primi importatori di e-bike in Italia, un settore in forte espansione su cui l’azienda sta investendo con decisione.
“Stiamo aprendo un centro di eccellenza per la mobilità elettrica – racconta Colombo – con l’obiettivo di formare chi si approccia a questa cultura con competenza e in modo innovativo.”
Si tratta di un progetto strategico pensato per dare credibilità e sostenibilità a un mercato che, secondo l’amministratore delegato, “avrà un futuro importante”.
Il centro sarà un punto di riferimento per clienti, dealer e professionisti del settore, fornendo strumenti formativi e conoscenze pratiche per sviluppare un business consapevole legato all’e-mobility.
Educazione, consapevolezza e business sostenibile
La vera sfida di Futurenergy è quella di lanciare una proposta di mobilità elettrica leggera che abbia un impatto concreto sul territorio, sul business e sulle vendite in franchising.
Come spiega Colombo, “i più deboli oggi sono i distributori e i dealer”, perché molti si affacciano a un mercato in crescita senza la consapevolezza di cosa significhi davvero fare business con un’e-bike.
Per questo motivo, l’azienda ha avviato un percorso educativo dedicato alla formazione e alla consapevolezza.
Un’iniziativa che mira a far comprendere il valore di un formato di mobilità che oggi compete con l’automobile, ma con un ritorno economico e ambientale significativo.
“Diffondere la cultura della mobilità è la chiave per costruire un business sostenibile”, afferma Colombo.
Un mercato che evolve: tra scommessa e innovazione logistica
La mobilità elettrica resta una scommessa da vincere con il tempo, ma è anche un cambiamento profondo che richiede nuove modalità di pensare lo spazio urbano, la logistica e i servizi.
“Serve cambiare anche lo spazio – aggiunge l’ad – perché riguarda ciò che si fa per le gare, nei parcheggi e nella gestione intelligente della mobilità.”
Un’evoluzione culturale che non riguarda solo i mezzi, ma anche l’intero ecosistema urbano, dai punti di ricarica alle infrastrutture smart, fino al modo di intendere gli spostamenti quotidiani.
Un portale dedicato e la presenza agli eventi di settore
Per sostenere questa visione, Futurenergy ha realizzato un portale interamente dedicato alla mobilità elettrica leggera, che raccoglie informazioni, servizi e opportunità di business legate al settore.
Da questo progetto traspare la chiara strategia di orientamento al business e all’innovazione che l’azienda sta portando avanti.
Inoltre, Futurenergy sarà presente all’e-Mobility Show di maggio e alla Settimana della Mobilità Elettrica, due appuntamenti chiave per condividere la propria esperienza e rafforzare il dialogo con il territorio e le imprese.
Una rete di 300 rivenditori ufficiali per un modello virtuoso
Ad oggi, Futurenergy può contare su 300 rivenditori ufficiali in tutta Italia, selezionati e formati per promuovere un modello virtuoso di sviluppo del business elettrico.
L’obiettivo è creare un circolo esponenziale di crescita in termini di cultura, competenze e proposte sostenibili su due e tre ruote.
“La mobilità elettrica è molto più del semplice motorino elettrico”, sottolinea Colombo.
È una visione strategica, un “rinvio prioritario verso nuove forme di sviluppo sostenibile”, capace di coniugare impatto ambientale, innovazione tecnologica e vantaggi economici.
La mobilità sostenibile come valore condiviso
Secondo Andrea Colombo, la sfida più grande è far percepire la mobilità elettrica non solo come un’alternativa, ma come un valore aggiunto per l’ambiente, per il tempo e per il territorio.
“Il confronto competitivo è fondamentale e va valorizzato – conclude – perché solo così la mobilità elettrica può diventare un patrimonio comune di cultura, sostenibilità e crescita economica.”